I vincitori degli anni precedenti
2021
Hockey Club Davos AG
In occasione della ristrutturazione del palazzetto del ghiaccio avvenuta nel 2020, l’HC Davos ha allestito un nuovo di sistema di raccolta. Gli spettatori hanno a disposizione, ogni 25 metri, un punto di raccolta separato per le lattine d’alluminio. In questo modo, lʼHCD persegue la propria politica ecosostenibile anche nell’ambito della raccolta dei rifiuti e dei materiali riciclabili. Inoltre adotta soluzioni integrative creative nella raccolta delle lattine d’alluminio. Nelle stazioni riservate agli imballaggi per bevande viene utilizzato il cosiddetto «can cutter»: attraverso un semplice movimento della mano, l’apparecchio meccanico trasforma una lattina di birra in un bicchiere riutilizzabile. «Una soluzione valida e vantaggiosa per tutti: noi risparmiamo bicchieri di plastica e gli ospiti sono felici di portarsi a casa un ricordo originale che possono, in seguito, gettare nei contenitori per la raccolta dell’alluminio» evidenzia Patrick Buemi, Responsabile eventi presso Hockey Club Davos AG.
Parco acquatico del Comune di Münsingen
«Essendo le lattine d’alluminio e le bottiglie per bevande in PET realizzate con preziose materie prime non devono finire nei rifiuti e successivamente negli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani» ha pensato tra sé e sé Marco Tschanz per poi ideare un sistema di raccolta per il parco acquatico di Münsingen presso Berna. Al posto dei normali bidoni della spazzatura, il Vice Responsabile del parco acquatico ha posizionato complessivamente 14 punti di raccolta per lattine d’alluminio, bottiglie per bevande in PET, vetro e rifiuti, osservando in seguito possibili cambiamenti nel comportamento dei bagnanti. «Attraverso questo progetto abbiamo voluto sensibilizzare i bagnanti sul tema del riciclaggio. A tal fine abbiamo deciso di collocare i punti di raccolta in importanti punti strategici, ad esempio nei punti di passaggio degli ospiti all’uscita del parco acquatico. Grazie a queste riflessioni, il progetto si è autogestito ed è ora alquanto apprezzato dai nostri ospiti» afferma felice Marco Tschanz.
Esther Marbach di Rothrist
A Esther, la natura sta particolarmente a cuore. In tal senso, dal 2013 si adopera attivamente nella lotta al littering. In sella alla sua bici elettrica, la sessantaquattrenne percorre, ogni giorno, fino a 60 km – e l’anno scorso ha raccolto oltre 43'508 lattine d’alluminio abbandonate nella natura o sui cigli delle strade. Per poter trasportare tali quantità, l’infermiera geriatrica ha dotato il rimorchio della sua bicicletta di un sistema di suddivisione che le permette di differenziare bottiglie per bevande in PET, imballaggi in alluminio e bottiglie di vetro per poi consegnarli, dopo averli contati, negli appositi centri di raccolta. Nel frattempo, quattro volontari si sono aggregati all’impegnata raccoglitrice per liberare regolarmente il Comune di Rothrist dai rifiuti incivilmente abbandonati.
2020
Hänseler AG di Herisau
Presso l’azienda farmaceutica Hänseler AG di Herisau, da sempre attenta alle questioni di sostenibilità ambientale, il responsabile del servizio domestico Roman Himmelberger s’impegna a favore della raccolta separata e a tale scopo ha dato vita a un sistema di raccolta. Grazie ai sei contenitori collocati in posizioni decentrate, i 140 collaboratori raccolgono e riciclano ogni anno circa 500 chili di imballaggi di metallo, in particolare lattine e capsule d’alluminio per caffè. Tutti i collaboratori si dimostrano propensi alle questioni ambientali, motivo per cui in tutta l’azienda la raccolta e la separazione dei materiali riciclabili avviene con la massima naturalezza.
Ginnasio St. Klemens di Ebikon
Al ginnasio St. Klemens di Ebikon la differenziazione delle materie prime è già da tempo un argomento di grande importanza e dal 2018 comprende anche la raccolta delle lattine d’alluminio. Il bidello Uriel Odermatt non vedeva di buon occhio le lattine gettate nei bidoni della spazzatura e per ovviare a tale problema ha deciso di collocare nei corridoi e nella caffetteria quattro contenitori adibiti alla raccolta delle lattine. Delle apposite scritte sui bidoni della spazzatura invitano i giovani a smaltire separatamente le lattine d’alluminio e le bottiglie di PET. Tutte le lattine portate da casa o acquistate all’esterno vengono raccolte nella scuola. L’obbiettivo futuro è d’incrementare il numero di contenitori all’interno del ginnasio e di sensibilizzare maggiormente i giovani alla raccolta. Inoltre, il traguardo annuale è la raccolta di circa 50 kg di lattine vuote, che in seguito saranno riciclate.
Help for Family di Turgi AG
L’associazione Help for Family di Turgi canton AG s’impegna sia a livello sociale sia a favore dell’ambiente. Sin dalla sua fondazione, sei anni fa, il presidente Stefan Burch vigila meticolosamente sulla raccolta separata dei materiali riciclabili. «Invitiamo tutti i nostri membri a depositare i materiali riciclabili nel locale dell’associazione, soprattutto le lattine d’alluminio e le capsule d’alluminio per caffè», spiega Stefan Burch. Inoltre, egli porta nel locale dell’associazione anche le lattine d’alluminio che trova per strada. In questo modo l’associazione raccoglie quasi 70 chili all’anno. Anche in futuro Help for Family punterà con passione alla raccolta separata dei materiali riciclabili sia per conservare le risorse, ma anche per fornire un piccolo sostegno finanziario a favore dell’associazione.
2019
Scuola cantonale di Sursee
Alla Scuola cantonale di Sursee l’ordine e la pulizia sono un tema centrale. A tale scopo, il custode Herbert Meier e la sua squadra di numerosi collaboratori fanno tutto ciò che è in loro potere. Oltre a raccogliere con successo carta e bottiglie di PET, da più di sette anni i 25 contenitori collocati in posizioni decentrate aiutano a recuperare separatamente anche le lattine d’alluminio: una sistema che funziona alla perfezione. I giovani seguono le istruzioni e consegnano le lattine d’alluminio vuote nei contenitori di raccolta. La Scuola cantonale di Sursee non conosce il problema del littering, né all’interno né nell’area circostante. Herbert Meier istruisce personalmente i giovani sul comportamento appropriato da adottare e ricorre anche a tavole informative e manifesti. Qui non si butta niente per terra. Grazie alle informazioni semplici ma efficaci della squadra del custode, la Scuola cantonale recupera ogni anno più di 150 chili di lattine d’alluminio. Il compenso versato di CHF 1.30 versato per ogni chilo di lattine d’alluminio confluisce nella cassa comune; con la somma si concedono ogni tanto una buona merenda. Anche in futuro si continuerà ad agire in modo avveduto e, se necessario, la rete di raccolta subirà un’ulteriore espansione.
Weisse Arena Gruppe Laax
Nell’ambito della sostenibilità la destinazione turistica di LAAX ricorre al programma GREENSTYLE. Weisse Arena Gruppe è l’impresa responsabile della gestione del comprensorio invernale LAAX. Il gruppo societario comprende un’azienda di impianti di risalita, il «rocksresort», industrie alberghiere e gastronomiche, punti di noleggio e vendita di attrezzature sportive, una scuola di sci e di snowboard nonché una società di gestione. Dal 2010 si cerca di riciclare il più possibile, cosa che, secondo il responsabile dell’ambiente Reto Fry, mira da un lato a contenere i costi e dall’altro a salvaguardare le risorse e a prevenire il littering. Un’infrastruttura di punta con circa 100 postazioni esterne di riciclaggio costituisce la base per raggiungere l’obiettivo «Zero Waste» (rifiuti zero). Negli appartamenti di vacanza i locatari hanno a disposizione delle borse per il riciclaggio idonee al recupero di lattine d’alluminio, di vaschette con cibo per animali, tubetti e capsule d’alluminio per caffè nonché barattoli per conserve in latta bianca. Le attività di recupero sono sostenute da una comunicazione su più fronti con videoclip su siti web e molti interventi sui social media. Ogni primavera, Weisse Arena Gruppe organizza una giornata Clean-up per la popolazione locale e gli ospiti. La particolare iniziativa si presta alla perfezione per sensibilizzare le persone e curare i contatti personali: ogni anno registra un nuovo record di partecipanti. Questo comportamento esemplare, vissuto su vari livelli, ha l’obiettivo di ridurre del 50 % la quantità residua di rifiuti entro il 2023. Reto Fry è convinto che, grazie alla riduzione dei rifiuti e al riciclaggio, l’obiettivo è raggiungibile. Per la raccolta delle lattine d’alluminio l’infrastruttura viene regolarmente adeguata alle esigenze dei consumatori. Weisse Arena Gruppe raccoglie attualmente all’anno già 1000 chili di lattine e molti altri imballaggi di metallo, con una tendenza al rialzo.
Giardini urbani zurighesi nella zona «Areal Vulkan»
Uno dei più importanti giardini urbani zurighesi, che conta 325 affittuari, si trova nella zona Vulkan di Altstetten. È un luogo di giardinaggio, di cura del suolo, ma è anche un’oasi per riprendersi dalla frenesia della quotidianità e per godersi della vita in compagnia di amici. «Per noi l’aspetto sociale ha un ruolo importante», dice Flavio Crameri, responsabile della zona. Cinque anni fa ha preso in mano le redini. Da allora, la gestione dei rifiuti prevede anche la raccolta separata delle lattine d’alluminio. Come meccanico di macchine, Flavio Crameri sa che l’alluminio è un materiale pregiato che può essere riciclato infinite volte. Per lui fare qualcosa di buono per l’ambiente è vitale. In poco tempo ha collocato nella zona quattro punti di raccolta per la raccolta delle lattine d’alluminio e, tramite passa parola e volantini, ha informato tutti gli affittuari sul nuovo sistema di raccolta. Inizialmente il progetto stentava a decollare ma nel frattempo la raccolta di lattine ha raggiunto quasi 400 chili all’anno. Flavio Crameri si rallegra molto del risultato e l’anno prossimo istallerà altri punti di raccolta oltre a motivare anche i colleghi di altri giardini urbani a favore del riciclaggio. Con il ricavato derivante dalla consegna di ogni chilo di lattine d’alluminio, organizza regolarmente un piccolo party dedicato al riciclaggio dell’alluminio per gli affittuari.
2018
Nuovo progetto di riciclaggio per la Scuola universitaria
Fino a due anni fa, il riciclaggio non era un argomento affrontato nella Scuola universitaria tecnica di Bienne. Ora però, il progetto di riciclaggio viene attuato dettagliatamente e la quantità di rifiuti si è ridotta del 50 %. Il metallo è solo uno dei numerosi materiali pregiati raccolti. Per richiamare l’attenzione dei circa 220 studenti, su tutti i piani e nei locali di ricreazione sono stati ubicati dei contenitori in luoghi visibili. «Per la sola raccolta delle lattine d’alluminio sono stati piazzati per ora sei box di cartone, che i nostri visitatori e studenti usano con regolarità», spiega Marcel von Arb del servizio di portineria. In questo modo consegna ogni anno circa 500 chili di lattine d’alluminio al partner addetto al riciclaggio, la Halter Rohstoffe AG di Bienne. Inoltre, Marcel von Arb raccoglie anche le capsule da caffè Nespresso consumate dal corpo insegnante. La Scuola universitaria professionale è una delle tre scuole del centro di formazione professionale BBZ di Bienne. Qui vengono in particolare formati micromeccanici e polimeccanici, elettronici, disegnatori in microtecnica, progettisti meccanici e orologiai. I rifiuti generati nella produzione dei settori elettronica e metallo nonché nella fabbricazione di orologi finiscono ora nello stabilimento di riciclaggio. Il compenso ottenuto con il metallo raccolto serve per organizzare un’allegra serata in compagnia.
Lotta contro il littering sulle rive del Reno di Basilea
La famiglia Siegrist di Kaiseraugst non vede di buon occhio il littering sulle rive del Reno di Basilea. Da tre anni la famiglia dedica i weekend estivi alla pulizia delle rive tra i ponti Wettstein e Dreirosen. «Svolgiamo questo lavoro con convinzione e desideriamo mostrare ai nostri figli, Emilia di 14 anni e Justin di 12, quanto è futile il littering», spiega Michael Siegrist. «Compiamo questa attività con passione ed entusiasmo.» Oltre a ripulire le rive del Reno di Basilea, la famiglia garantisce la pulizia anche nel proprio comune di residenza Kaiseraugst oppure in varie occasioni come l’evento Grün 80, il festival al fiume, la Fiera d’autunno di Basilea e il carnevale. Dai rifiuti separano le lattine d’alluminio e le bottiglie. Durante i mesi estivi la famiglia Siegrist raccoglie fino a 600 chili di lattine d’alluminio che deposita nel locale delle biciclette. Una volta pressate, le consegna allo stabilimento di riciclaggio di Möhlin, dove vengono riciclate. L’indennizzo che la famiglia ottiene viene investito nella formazione dei figli.
Mani avvedute di una donna per una Zofingen pulita
Alla 41enne Ursula Baumgartner di Zofingen sta particolarmente a cuore un ambiente pulito. Dopo aver seguito una trasmissione sul canale Tele M1 concernente i vantaggi del riciclaggio delle lattine d’alluminio, sei anni fa ha deciso di partecipare di persona raccogliendo attivamente le lattine d’alluminio. «In questo modo spero di fornire un contributo significativo contro il littering e di trasmettere alle mie figlie un atteggiamento eco-compatibile», commenta Ursula Baumgartner. Tutti i giorni dopo il lavoro fa un giro nel centro storico di Zofingen e nell’area della stazione per raccogliere le lattine sparse per terra. Inoltre, ritira regolarmente le lattine d’alluminio di una pizzeria del vicinato. Con questo metodo raccoglie circa 140 chili all’anno. Per il materiale raccolto, che consegna allo stabilimento di riciclaggio Flückiger AG di Rothrist, riceve CHF 1.30 per ogni chilogrammo tramite il sistema a buoni di IGORA. Grazie al contributo lei e le due figlie di 14 e di 12 anni si concedono qualcosa di speciale.
2017
Nuovi raccoglitori di metalli a Mittelhäusern BE
Amadeus Wittwer, accompagnatore didattico a Mittelhäusern, ha appreso dalla stampa del concorso Prix-Metallrecycling. Questo lo ha incitato a integrare il tema sulla raccolta dei metalli nel programma scolastico del suo gruppo di studio, formato da bambini di età compresa tra i 7 e i 12 anni. La proposta è stata accolta favorevolmente e, in seguito a un brainstorming, il gruppo ha sviluppato un progetto di raccolta per le lattine d’alluminio da applicare nel complesso residenziale Strassweid. Qui vivono quasi 100 famiglie ovvero un quarto degli abitanti di Mittelhäusern. Dapprima sono stati realizzati i box per la raccolta che poi sono stati ubicati nei luoghi ben frequentati. In un secondo passo, il gruppo di studio ha informato via e-mail gli abitanti del quartiere sulle nuove possibilità di raccolta per le lattine d’alluminio. Il successo non si è fatto attendere: entro breve tempo i box per la raccolta si sono riempiti e i bambini hanno provveduto a svuotarli ogni mese con il loro carro a rastrelliera. Un sacco pieno, corrispondente a 10 kg di lattine d’alluminio, è stato così consegnato al centro di riciclaggio Karl Kaufmann, nella vicina Thörishausen. Amadeus Wittwer vuole continuare con l’attività di raccolta anche in futuro: «Dopo le vacanze estive, estenderemo probabilmente la raccolta ad altri imballaggi di metallo, come i tubetti e le vaschette d’alluminio nonché gli imballaggi in latta d’acciaio.»
Organizzazione senza scopo di lucro «diheiplus» con servizio di riciclaggio ed abbonamento annuale
A Neuhausen, la fondazione «diheiplus» ha integrato in maniera consapevole la raccolta e il riciclaggio nella sua struttura giornaliera. Nel nuovo centro «WerTstatt» sono presenti dieci assistenti che con entusiasmo lavorano nel team di riciclaggio. Quattro anni fa Matthias Lüchinger, un collaboratore pluriennale della struttura giornaliera, ha lanciato l’idea di organizzare un servizio di riciclaggio. Oggi sono più di 105 i clienti che usufruiscono di questo servizio: tra questi si trovano delle economie domestiche private della regione di Neuhausen e dintorni nonché scuole e ristoranti. Inizialmente, pochi interessati si erano annunciati per il servizio. Un abbonamento annuale di 95 franchi comprende il servizio di ritiro settimanale. «diheiplus» raccoglie presso i clienti i materiali riciclabili come le capsule Nespresso, il vetro usato, l’alluminio, i metalli e il PET, poi si occupa della separazione dei metalli e li consegna a un centro specializzato situato nelle vicinanze per il processo riciclaggio. Per il recupero degli imballaggi di metallo l’organizzazione mette anche a disposizione dei bidoni fabbricati in proprio. Questi vengono ubicati nelle piscine pubbliche e sempre più spesso trovano impiego anche durante vari eventi, dove servono per la raccolta delle lattine d’alluminio vuote. L’oculata attività di raccolta da parte di «diheiplus» è esemplare. L’anno scorso, oltre a molti altri materiali riciclabili, l’organizzazione ha raccolto più di 400 kg di lattine d’alluminio. Secondo Matthias Lüchinger, il progetto verrà ulteriormente ampliato, al fine di garantire un servizio di riciclaggio duraturo. Gli assistenti di «diheiplus» dimostrano di essere dei raccoglitori molto motivati che separano attivamente i materiali riciclabili.
In Turgovia la raccolta di alluminio è un lavoro di squadra
La famiglia Etter-Röllin di Mülheim Dorf TG pratica un’insolita attività nel tempo libero: si dedica con fervore alla raccolta delle lattine d’alluminio. A motivare la famiglia è stato un tour in bicicletta, che due anni fa li ha condotti da Andelfingen presso Winterthur alle cascate del Reno. Aborriti dalle lattine sparse sul suolo, il padre Johnny Etter si è imposto il dovere di agire attivamente contro questo malcostume. Oltre alla raccolta effettuata personalmente su strade e prati, presso distributori di benzina, bar e ristoranti del cantone Turgovia, ha posizionato numerosi contenitori di raccolta dipinti di giallo. Regolarmente provvede allo svuotamento del materiale raccolto, che in seguito consegna alla ditta Müller Recycling AG di Frauenfeld. Attraverso i social network, le figlie Angelina e Nicol informano quasi tutti i giorni la cerchia di amici sul tema della raccolta. L’anno scorso, grazie ai vari canali, hanno già recuperato e condotto al riciclaggio 1500 chili di metalli, mentre quest’anno vogliono superare la soglia dei duemila chili. Grazie all’incredibile lavoro di squadra, la famiglia Etter-Röllin sarà indubbiamente in grado di raggiungere l’obiettivo fissato. Il fatto sorprendente è che, durante le loro escursioni in bici, ora faticano addirittura a trovare una scarsa dozzina di lattine d’alluminio sparse qua e là.
2016
Il bricolage dà nuova vita ai materiali
Nell’officina creativa «Tüftelwerk», i bambini della Svizzera interna imparano presto cosa significa rispettare le nostre risorse. L’officina aperta a tutti, è adatta per fare esperimenti ed essere innovativi, in particolare con gli imballaggi d’alluminio e di metallo. Dai barattoli vuoti in lamiera stagnata provenienti da un albergo di Lucerna vengono prodotte cerniere su misura per delle casse originali. Le capsule di caffè Nespresso vuote, che i bambini solitamente portano da casa, vengono schiacciate e da queste nascono ruote che mettono in moto i veicoli fabbricati dai ragazzi. Anche dalle lattine d’alluminio vuote nascono prodotti nuovi. In un forno fusorio di propria fabbricazione vengono fuse le lattine e dall’alluminio liquido i bambini formano portachiavi o barrette d’alluminio. Andrea Erzinger, direttrice dell’officina creativa «Tüftelwerk», ritiene molto importante trasmettere ai bambini l’importanza della salvaguardia delle risorse e di come si può ridare vita agli oggetti usati. L’officina creativa, che insieme ai bambini e ai ragazzi svolge un importante lavoro di sensibilizzazione, riceve il meritato premio Prix Metal Recycling di quest’anno.
Un «originale» che conosce la raccolta dalla A alla Z
Il riciclatore qualificato Christian Niederer di Hornussen conosce il suo mestiere come nessun altro. Prima di scegliere la via del libero professionista ed essere attivo nell’ambito regionale della raccolta di metalli, era responsabile dei capannoni di aziende di riciclaggio. Quindi conosce a fondo la materia e il trattamento delle materie prime raccolte. Da cinque anni la raccolta di metalli è divenuta lo scopo della sua vita e lo tiene occupato sette giorni su sette. Munito di bicicletta e rimorchio si occupa di una vasta cerchia di clienti in tutta la Fricktal, che va dalle economie domestiche ai ristoranti e bar fino alle ditte. Ogni anno recupera la notevole quantità di 4 - 5 tonnellate di imballaggi di metallo e percorre nello stesso arco di tempo più di 14 000 km. Christian Niederer è un riciclatore convinto e protegge il nostro ambiente da ogni punto di vista. Apprezza le cose originali e non dà molta importanza alle moderne tecnologie come l’e-mail, i siti web, i social media, ecc. Per lui contano solo il suo cellulare e la sua bicicletta. Con ciò ha avviato la sua attività di raccoglitore di metalli e la strategia funziona in maniera esemplare. Grazie al suo instancabile impegno, Christian Niederer riceve il titolo più che meritato di campione svizzero nella raccolta di metalli 2016 per la raccolta di imballaggi di metallo.
Impegno in famiglia a favore della raccolta e del riciclaggio
La 33enne Kathi Keppler di Interlaken attribuisce da sempre molta importanza ai temi riguardanti la sostenibilità, il riciclaggio e le risorse naturali. Ecco perché per lei è importante prestare attenzione ai materiali riciclabili come ad es. gli imballaggi d’alluminio e i barattoli di conserve in lamiera stagnata. Nell’economia domestica della famiglia, di cui fanno parte il figlio Diego di nove anni e la piccola Kaja di sei anni, si raccolgono tutti gli imballaggi d’alluminio: lattine per bevande, vaschette per menu, tubetti e barattoli di conserve per piselli e ananas, ecc. Anche le lattine d’alluminio che i tre trovano durante le loro passeggiate, finiscono nel sacco di raccolta dei Keppler, il cosiddetto Metal Bag. Nella vita lavorativa di tutti i giorni che la vede attiva come assistente al Casinò di Interlaken, Kathi Keppler ha rafforzato la consapevolezza per il riciclaggio. Motiva tutti i collaboratori, dalla squadra di pulizie fino al croupier, incitandoli a depositare le lattine d’alluminio vuote nel Metal Bag. Una volta al mese i Keppler consegnano il Metal Bag pieno di imballaggi in un punto di raccolta pubblico del comune di Interlaken. Grazie a questo atteggiamento accorto, Kathi Keppler e i due figli sono i vincitori benemeriti del titolo di campione svizzero nella raccolta di metalli 2016.
2015
Titolo di campione svizzero nella raccolta di metalli assegnato a raccoglitori provenienti da...
I tre vincitori presentano nuove ed efficaci idee nella raccolta di materiali riciclabili e dimostrano un forte impegno a favore del nostro ambiente. Grazie al loro comportamento esemplare sono i vincitori indiscussi del Prix Metallrecycling e i campioni svizzeri nella raccolta di metalli.
I vincitori del Prix di quest’anno sono quattro adolescenti della classe A3a della scuola Bürgli a Wallisellen ZH, la cucina gastronomica «Gourmetchuchi» di Markus Luder a Bienne BE e il raccoglitore individuale Bruno Torelli detto «Büchsli Bruno» di Goldau SZ. Il loro impegno a favore dell’ambiente è convincente: da un lato per la campagna condotta ad ampio raggio per sensibilizzare i giovani di Wallisellen alla raccolta delle lattine d’alluminio, dall’altro per le attività resolute nel campo della raccolta degli imballaggi di metallo sia da parte della «Gourmetchuchi» di Bienne che di «Büchsli Bruno» a Goldau.
I tre vincitori si sono distinti per il loro metodo esemplare nella raccolta dei materiali riciclabili. I tre ricevono il titolo di campione svizzero nella raccolta di metalli e vengono ricompensati con 1000 franchi ciascuno da parte delle due organizzazioni del riciclaggio.
2014
Go Green: movimento popolare a Hallau/Oberhallau SH
Per i 15 giovani della 5a e 6a classe nelle scuole di Hallau/Oberhallau la raccolta di lattine d’alluminio è intesa come rituale. Il progetto denominato Go Green! ha ottenuto una grande risonanza presso i media sociali della scuola e generato una forte attività nella regione tramite il passaparola. L’iniziativa di raccolta, dapprima avviata durante le gite scolastiche, è continuata anche nei due villaggi, dove dall’inizio dell’anno vengono raccolte con regolarità le lattine sparse per strada. «La grande partecipazione da parte degli abitanti ci ha veramente stupito. È sbocciata una vera e propria euforia per la raccolta», si rallegra Tim Schriber, maestro e promotore del progetto. Tra gli entusiasti raccoglitori figurano anche l’ospedale di Sciaffusa, l’azienda dei mezzi di trasporto e delle aziende di artigianato locali. Su base volontaria portano le lattine raccolte alla scuola, dove è stato allestito un punto di raccolta centrale. Nel tempo libero i bambini schiacciano le lattine per poi consegnarle al commercio regionale di materiali riciclabili. Il progetto Go Green attivo da inizio anno ha permesso di recuperare alcune centinaia di chili di lattine d’alluminio.
Raccoglitori neo-arrivati: la famiglia Zurfluh di Seedorf UR
Agli inizi di marzo, mamma Michaela Zurfluh ha letto del concorso Prix Metallrecycling e ne è rimasta entusiasta. Insieme ai tre figli, Leonie (11), Robin (9) e Jonas (6), ha ideato un progetto in grado di motivare la popolazione di Seedorf alla raccolta dell’alluminio. A tale scopo la famiglia ha modificato la casetta giochi ubicata nel giardino della famiglia Zurfluh per destinarla a punto di raccolta per l’alluminio e i ragazzi hanno distribuito volantini e promosso la campagna con affissioni nel negozio alimentari Volg e nella scuola. L’eco è stata esorbitante: molti abitanti di Seedorf consegnano regolarmente i loro imballaggi di metallo alla famiglia Zurfluh. «Le ultime settimane sono state un’esperienza interessante», spiega mamma Michaela. «Fa piacere costatare con quale motivazione i nostri bambini si dedichino alla raccolta dei metalli e percepire l’entusiasmo della popolazione per tale attività.» La quantità raccolta è considerevole. Un sacco pieno di barattoli di conserve in latta d’acciaio e due sacchi e mezzo di imballaggi d’alluminio. La famiglia Zurfluh, che continuerà con la raccolta delle lattine d’alluminio anche durante l’estate, estenderà la sua attività sul lungolago e alle varie festività e manifestazioni sportive.
Politecnico di Losanna con un sistema di raccolta collaudato VD
Il Politecnico federale di Losanna ospita quasi 14 000 persone tra collaboratori e studenti in 70edifici differenti. «Il Politecnico attribuisce grande importanza a un atteggiamento rispettoso dell’ambiente», afferma Denis Monney, responsabile personale domestico. Per applicare nella quotidianità i principi di eco-sostenibilità, è indispensabile sostenere la raccolta e il riciclaggio di materiali riciclabili: infatti, il recupero di materiali spazia dall’alluminio alle lampade fino alle cartucce. 13 collaboratori sono impegnati nel servizio di manutenzione. I 100 punti di raccolta ubicati in luoghi decentralizzati (nella foto) accolgono senza tregua i metalli degli studenti e sono garanti dell’ordine e della pulizia. La parte essenziale degli imballaggi d’alluminio sono le lattine che vengono recuperate tramite i box o le presse per lattine. I barattoli di conserve in latta d’acciaio e l’alluminio domestico composto di capsule per caffè, tubetti e vaschette (provenienti da cucine e mense) raggiungono direttamente il punto di raccolta centrale. Da qui, i materiali pregiati raggiungono un’azienda regionale di riciclaggio. Ogni anno, complessivamente 1,3 tonnellate di alluminio, di cui 1,27 tonnellate sono lattine d’alluminio e circa 14 tonnellate barattoli di conserve in latta d’acciaio, lasciano il campus per i centri di riciclaggio.
2013
I giovani lottatori praticano la raccolta delle lattine in un contesto «sportivo»
Dall’anno scorso i giovani lottatori del club di lottatori della valle di Frick puntano sulla raccolta separata delle lattine d’alluminio e delle bottiglie di PET. Brigitte Mangold, il loro coach, si occupa del benessere dei giovani e li motiva nella raccolta separata.
Che sia durante l’allenamento o una festa dei lottatori, ogni occasione è buona per raccogliere le lattine d’alluminio e le bottigliette di PET vuote. I sacchi pieni vengono poi depositati in casa di Brigitte Mangold. «I miei sforzi a favore di una raccolta separata e nella lotta contro la proliferazione del deposito selvaggio dei rifiuti sono ben accettati dai circa 30 giovani lottatori. L’anno scorso abbiamo così recuperato più di 100 kg di lattine d’alluminio e in futuro la quantità aumenterà», spiega fiduciosa Brigitte Mangold. «Infatti, in questa stagione abbiamo già esteso le nostre attività.» Durante le feste dei lottatori i giovani setacciano tutta l’area alla ricerca di lattine d’alluminio. Anche le lattine trovate in casa e a scuola vengono consegnate al punto di raccolta centrale di Brigitte Mangold, da dove le lattine raggiungono il centro Ökoservice Schweiz AG di Rheinfelden. Il contributo di 1 franco e 30 centesimi ricevuto da IGORA per ogni chilo di lattine d’alluminio, è stato versato su un conto di risparmio. Alla fine della stagione, i giovani lottatori decidono in comune accordo cosa intraprendere con i soldi. Il titolo di campione svizzero è più che meritato e non resta altro che augurare ai giovani lottatori di proseguire su questa via!
Una scuola serve da esempio contro il littering
Il programma di smaltimento della scuola professionale «Berufs- und Weiterbildungszentrum» di Buchs SG ha carattere esemplare. Dal 2012 il centro e l’area circostante sono stati dotati di 47 punti di raccolta di materiali riciclabili come l’alluminio, il PET e i rifiuti restanti. Gli speciali contenitori vengono utilizzati ogni settimana da circa 3000 studenti e 200 istruttori. «È indispensabile che regni l’ordine in modo che la nostra scuola assuma un ruolo da modello», spiega Marcel Wessner, promotore del progetto di smaltimento. «I nuovi punti di raccolta di materiali riciclabili hanno notevolmente migliorato il comfort di raccolta per il corpo insegnante come pure per gli studenti e il recupero degli imballaggi avviene in maniera molto più disciplinata. In passato molti imballaggi finivano per terra o nella pattumiera, mentre oggi vengono raccolti automaticamente. La separazione funziona alla perfezione e il littering è nettamente diminuito in tutta l’area della scuola.» Dall’introduzione del sistema la quota di riciclaggio delle lattine d’alluminio registra un chiaro aumento. Nel 2012 sono giunti al riciclaggio complessivamente 314 chili. La scuola dona il ricavato che ammonta a un franco e 30 centesimi all’organizzazione Pro Infirmis. Un’idea ponderata che trova sostegno dal bidello alla direzione scolastica fino al corpo insegnanti e che potrebbe fare scuola anche in altri centri di formazione e d’incontro. Grazie a questa funzione esemplare, il centro professionale e di perfezionamento di Buchs ha pienamente meritato il Prix Alurecycling 2013.
Rete sociale di raccoglitori d’alluminio sulle rive del lago di Costanza
Ursula Zuber, che con i suoi tre figli vive ad Amriswil, è un’appassionata raccoglitrice di lattine d’alluminio. Quelle che si trovano per strada rappresentano per lei una fonte di denaro e quindi s’impegna attivamente sia come membro di famiglia che a titolo professionale per più ordine e contro il littering. Il figlio minore Anthony la sostiene nella raccolta delle lattine, in particolare durante le passeggiate e all’aperto. L’attività dedicata al recupero delle lattine ha ben presto suscitato l’interesse degli amici. Nel frattempo, il passaparola è bastato per creare una rete di una ventina di appassionati raccoglitori locali. Le lattine recuperate presso i take-away, nelle stazioni, attorno alle aree pubbliche adibite alle grigliate, nelle strade e parchi di Amriswil e Kreuzlingen vengono in seguito consegnate a Ursula Zuber, che le riempie in sacchi da consegnare alla vicina azienda di riciclaggio. Quest’ultima rimborsa a Zuber CHF 1.30 per ogni chilo di lattine. In questo modo recupera circa 300 chili di lattine d’alluminio all’anno. Con i soldi ricevuti i raccoglitori organizzano un’allegra grigliata. Grazie agli infaticabili sforzi di Ursula Zuber e di suo figlio, la rete sociale di raccoglitori di lattine sulle rive del lago di Costanza cresce in continuazione. Questo successo è valso loro il titolo di campione svizzero nella raccolta di alluminio 2013.
2012
Il centro di formazione a Sursee
Il centro di formazione a Sursee LU «Ausbildungszentrum Mittelland des Fachverbandes für Betriebsunterhalt» mette in pratica la separazione dei rifiuti in maniera esemplare. Paul Hegi, responsabile dei corsi superiori, mantiene inoltre pulita l’area della scuola e, durante la sua passeggiata pomeridiana con il cane, recupera le lattine d’alluminio gettate per terra. Nell’arco di sei mesi, Hegi raccoglie 7500 lattine d’alluminio e sa trasmettere ai 600 giovani in formazione il suo entusiasmo per la raccolta e l’ordine.
Sven Blaser
Nella regione zurighese dello «Knonauer Amt» il servizio di ritiro di Sven Blaser è un punto di riferimento. Blaser ha sempre provato un fascino particolare per la raccolta di materiali riciclabili e così l’hobby iniziale si è trasformato in un’occupazione a tempo parziale. Gradualmente ha esteso il servizio di ritiro per materiali riciclabili, che oggi conta più di 400 clienti. Un motorino munito di rimorchio gli permette di recarsi dai clienti e di ritirare gli imballaggi preziosi. Ogni anno recupera così tra le 3,5 e 4 tonnellate di lattine d’alluminio.
Tanja Märki
Tanja Märki di Niederrohrdorf AG ha imparato dal padre che le lattine d’alluminio vanno recuperate e consegnate al punto di raccolta. Inizialmente, coglieva l’occasione delle escursioni per recuperare insieme ai figli le lattine che trovava per strada. Man mano ha trasmesso la sua passione per la raccolta delle lattine anche ad amici e parenti. Oggi, questi oggi ricambiano l’entusiasmo consegnando a loro volta alla famiglia Märki le lattine vuote. L’anno scorso i Märki hanno recuperato 233 chili di lattine d’alluminio, mentre nel 2012 vogliono arrivare ai 500 chili. In cooperazione con il comune desiderano fondare un club anti-littering e organizzare con regolarità a Niederrohrdorf giornate per la popolazione sul tema del littering e su come affrontarlo.
2011
Giovani fan del riciclaggio ai piedi della regione meridionale del Giura bernese
Bisogna iniziare presto per diventare campioni di riciclaggio. Nel comune di Pieterlen, ai piedi della regione meridionale del Giura bernese, i circa 250 allievi delle scuole elementari del paese, che conta 3500 anime, vengono educati al riciclaggio oculato e al recupero di materiali pregiati. Il direttore Markus Weibel ha incorporato la sensibilizzazione al riciclaggio e al recupero di materiali pregiati nel programma scolastico. Egli spiega come si deve raccogliere e separare i materiali pregiati a casa e che cosa si produce utilizzando i materiali riciclati. Si vive così in prima persona quello che è stato spiegato. Ciò è possibile solo grazie alla buona collaborazione con la squadra dei portinai. Nell’aula di lezione di Markus Weibel si trova addirittura un sacco adibito esclusivamente alla raccolta dell’alluminio. «La quantità che raccogliamo ogni anno non è ancora così elevata, ma la cosa importante è che gli alunni riconoscano il valore dell’alluminio e che lo ripongano nel sacco», sottolinea Markus Weibel, che considera importante la separazione consapevole di alluminio, carta, cartone, batterie, bottiglie in PET e rifiuti. Oltre alla scuola, Weibel è attivo anche nella commissione comunale e si adopera per uno smaltimento ragionato e sostenibile. Per questo motivo, il comportamento del comune di Pieterlen è esemplare per quanto riguarda la raccolta separata di materiali pregiati. Recentemente è stato inaugurato un punto di raccolta con speciali container sotterranei, tra cui naturalmente anche l’alluminio. A Pieterlen, i giovani e i meno giovani sono diventati dei veri e propri riciclatori. Una buona ragione per assegnare il premio di campione svizzero nella raccolta dell’alluminio alla scuola elementare di Pieterlen. Il premio è una motivazione per gli insegnanti e per gli allievi a raccogliere ancora di più e a prendersi cura dell’ambiente.
Lavoro di squadra familiare con grandi risultati
Prendersi cura dell’ambiente e guadagnare qualche spicciolo ha entusiasmato mamma e papà Schaltegger con Ramon (11 anni), Luca (10 anni) e Kristina (9 anni) nel comune sangallese di Zuckenriet. Già in un articolo del 2009 del settimanale Migros Magazine gli Schaltegger sono stati presentati come i grandi raccoglitori di alluminio di Zuckenriet e dintorni. La loro passione per la raccolta delle lattine ha presto contagiato tutta la popolazione del paese: a Zuckenriet è quasi impossibile trovare una lattina di alluminio in giro. Con molta abilità e con mezzi esemplari come volantini, manifesti e colloqui personali, gli Schaltegger fanno e disfano in tutta la regione. Con successo, visto che ogni anno recuperano 200 chilogrammi di lattine in alluminio, che raccolgono e compattano nel garage di casa, prima di portarli al Recycling Drive di Wil. Diversi punti di appoggio della regione sono utilizzati dalla famiglia Schaltegger per la raccolta, tra questi vi sono dei negozi Volg, la panetteria Näf e la locanda Adler di Zuckenriet. Nei comuni di Niederhelfenschwil e Erlen si occupano delle officine comunali e anche del centro giovanile Tremix. Bisogna ringraziare mamma Mirjam se la raccolta degli Schaltegger funziona così bene. È infatti lei che ha le redini in mano oltre alla coordinazione e alla mediazione sulla direzione da prendere. La somma di 1,30 per ogni chilo di lattine raccolto e i 1000 franchi, che la famiglia riceverà in qualità di vincitore del premio, andranno a finire nella cassa dei bambini, che svolgono le loro mansioni di raccolta con molto piacere e, ora, con il titolo di campione svizzero, la vita quotidiana riceverà un ulteriore slancio.
Lavare l’auto, pulire, separare, smaltire
Con acqua riscaldata con l’energia solare e un piano ecologico ben studiato, nel moderno autolavaggio Kübler CarWash Solar di Winterthur, decine di migliaia di autovetture vengono pulite alla perfezione. Il management ecologico è l’asso nella manica e merito del responsabile Philemon Reist e dei suoi due collaboratori. Il team ha riconosciuto presto la necessità della clientela di una pulizia a fondo anche per quanto riguarda gli interni delle auto. E così, ecco come arrivano quotidianamente materie prime pregiate nei bidoni della spazzatura del Kübler CarWash Solar: batterie, bottiglie in PET, lattine in alluminio, rifiuti elettronici, come ad esempio autoradio e cavetti di collegamento e molto altro ancora. Un vero e proprio pozzo di materiale riciclabile. Philemon Reist considera molto di quello che finisce qui come una fonte di materie prime e, per questo motivo, con i suoi collaboratori scandaglia i bidoni della spazzatura. «Vale la pena, quello che rinveniamo qui ha quasi dell’incredibile», spiega Reist. Già dal 2008 ha capito l’importanza della raccolta separata e della cernita del contenuto dei bidoni della spazzatura e da allora le lattine di alluminio rinvenute sono raccolte separatamente. Ogni anno, si rinvengono oltre 100 chili di prezioso alluminio. Grazie allo smaltimento separato dei rifiuti, l’autolavaggio risparmia notevolmente nelle tasse sui rifiuti e riceve addirittura ricompense per alcune materie prime: per ogni chilo di lattine in alluminio, ad esempio, nel punto di consegna Maag Recycling di Winterthur si ha diritto a CHF 1.30. Il premio in qualità di campione svizzero nel riciclaggio dell’alluminio calza a pennello la motivata squadra di addetti alle pulizie.
2010
Informazioni sull’ambiente nella scuola reclute
Sono circa 1200 le reclute che nella caserma Neuchlen-Anschwilen di Gossau/SG seguono la formazione di base per diventare soldato. Il programma dei primi giorni della vita militare comprende tra l’altro l’introduzione all’uso corretto delle materie prime. Il responsabile degli impianti, Daniel Herr, constata con piacere che le informazioni ecologiche importanti sono impartite in modo coerente. «Da noi la raccolta di materiali riciclabili va da sé. Ogni recluta rispetta le istruzioni ottenute all’inizio della scuola reclute.» Ogni scuola reclute riesce in questo modo a riempire circa 13 sacchi, ciò che permette alla caserma di consegnare alla società Solenthaler Recycling AG di Gossau SG quasi 250 chili all’anno di lattine d’alluminio. Tutte le basi logistiche dell’esercito si impegnano da anni a favore di una raccolta continua delle materie prime. Applicando queste procedure esemplari, la caserma Neuchlen-Anschwilen si vede assegnare il titolo di campione svizzero nella raccolta dell’alluminio.
Una famiglia di Lostorf in moto per il riciclaggio
La famiglia Oetterli di Lostorf è attiva nella tutela dell’ambiente. La mamma Michaela, impiegata presso la filiale della satelliti Denner di Lostorf, richiama già da molto tempo l’attenzione dei clienti rammentando loro il metodo corretto della raccolta separata degli imballaggi per bevande. E questo non è tutto: desiderosa di adoperarsi maggiormente a favore dell’ambiente, decide in passato di fare qualcosa di giudizioso. Dalla fine del 2008 sistema i contenitori per la raccolta di lattine d’alluminio in diversi locali della cittadina e si occupa dello smaltimento dei sacchi pieni di lattine. Anche due contenitori per la raccolta dell’alluminio, ubicati davanti alla filiale satelliti Denner, fanno parte dell’infrastruttura. Settimanalmente dedica all’incirca due ore alle infrastrutture e al ritiro dei sacchi pieni. L’idea dà i suoi frutti: nel 2009, grazie all’impegno di Michaela Oetterli, una tonnellata di lattine d’alluminio raggiunge il riciclaggio. La quantità è destinata a crescere anche nel 2010! Quando, insieme ai figli Rabea e Ramses, intraprende passeggiate o giri in bicicletta, recupera tutte le lattine che trova per strada. Questa straordinaria prestazione per la sostenibilità ambientale ricompensa Michaela Oetterli con il titolo di campionessa svizzera nella raccolta dell’alluminio.
Un club contagiato dalla febbre per la raccolta
Nel club lucernese The Loft è addirittura il responsabile del locale ad occuparsi personalmente del recupero degli imballaggi per bevande. Martin Knöpfel, il manager del Club, fa di tutto affinché gli imballaggi vuoti vengano raccolti separatamente e condotti al riciclaggio. Qui, un riciclaggio al 100% è realtà assoluta. Gli addetti al servizio ai tavoli ritirano le lattine e le infilano in speciali contenitori ubicati dietro il bar prima di schiacciarle nell’apposita pressa installata in magazzino e di depositarle in speciali sacchi. Martin Knöpfel si reca con regolarità a Emmen al centro di riciclaggio Gotthard Schnyder AG, dove consegna fino a 25 sacchi pieni. Il Club è così in grado di «produrre» una quantità annua di quasi una tonnellata di lattine d’alluminio. Il ricavo di un franco e 30 centesimi per chilogrammo permette ai collaboratori di organizzare di tanto in tanto un bell’incontro. Al manager del Club e al suo staff viene quindi assegnato il titolo di campione svizzero nella raccolta dell’alluminio.
2009
I trasporti pubblici zurighesi VBZ senza littering
Il littering costituisce un problema ricorrente per quasi tutte le aziende di trasporti pubblici. Ma non è così per gli zurighesi, che hanno la situazione sotto controllo e in Svizzera godono della fama di essere un vero e proprio esempio. Guido Eicher, responsabile del team VBZ Clean, si esprime in cifre: «Dal 1999, con l’aiuto dei circa 50 dipendenti part-time del Clean Team controlliamo e puliamo tram, autobus e la ferrovia locale di Forch. Ogni giorno recuperiamo rifiuti per un totale di ca. 2500 chili, ciò che corrisponde a quasi 40 camion della spazzatura.» Dall’autunno 2008, nell’ambito di un progetto pilota, il team raccoglie separatamente tutte le lattine d’alluminio. Il risultato è sorprendente come spiega Guido Eicher: «La raccolta separata ha fatto colpo. Fino ad oggi sono stati recuperati complessivamente 900 chili di alluminio.» Eicher prevede una quantità annua di quasi 1600 chili. Ecco perché il Team è tra i vincitori del Prix-Alurecycling.
L’Alu-Blitz di Beni cerca nuovi clienti
Alu-Blitz è il nome dato da Benjamin Ramseier di Krauchthal BE allo speciale veicolo, con cui vaga tra boschi e prati, ma che usa anche per muoversi a Burgdorf e Berna alla ricerca di imballaggi in alluminio e altro. Un anno e mezzo fa, il libero professionista tuttofare avviò la sua attività amatoriale che nel frattempo si è trasformata in un servizio di raccolta vero e proprio. «Un secondo pilastro professionale della sua ragione commerciale individuale», spiega. Ramseier ritira l’alluminio anche dai privati e nell’autista Kurt Sterchi ha trovato un ottimo alleato. «In due siamo molto più efficaci». E già fiuta potenziale di sviluppo. In futuro vorrebbe offrire la raccolta di alluminio ai ristoranti bernesi, anche se per ora la cosa è incerta. In ogni caso, per il grande lavoro volontario Benjamin Ramseier e Kurt Sterchi ricevono un premio più che meritato. Nel primo anno di attività, il duo ha raccolto tramite l’Alu-Blitz quasi 200 chili di alluminio. Il premio di 1000 franchi e la ricompensa di un franco e 30 centesimi per lattina serviranno a Beni per rimettere in sesto il veicolo Alu-Blitz.
Sempre e senza limiti in moto per l’ambiente
La terza in classifica del concorso Prix-Alurecycling è la congolese Emi Ipala. Al posto di lavoro, nel Call Center della Swisscom a Dübendorf, si muove senza sosta incitando con fervore i colleghi al recupero delle lattine d’alluminio vuote. Impiegando due box per la raccolta recupera quasi 170 chili all’anno. Si occupa personalmente dello svuotamento dei box e della consegna delle lattine ai commercianti di materiali usati. E questo non è tutto: al momento sta elaborando un progetto di raccolta applicabile a tutte le filiali Swisscom in Svizzera. Ormai manca solo l’approvazione da parte della centrale. La sua passione per un ambiente pulito l’ha indotta a fondare l’associazione «Verein Umwelt ohne Grenzen – Association environnement sans frontières». Si tratta di un’organizzazione di beneficenza che, con i soldi recuperati dalla raccolta in Svizzera, sostiene progetti per la tutela dell’ambiente nei paesi in via di sviluppo come l’Africa. Ecco perché Emi Ipala, accanto al luogo di lavoro, ha sviluppato progetti di raccolta per le manifestazioni. Dal 2007, durante eventi di vario genere, impiega con successo squadre composte da 3 a 30 persone: Euro 2008, Streetparade Zurigo, Afro Pfingsten Winterthur sono solo alcuni esempi di dove svolge la sua attività. Emi Ipala collabora anche con bar e ristoranti e investe tutto nella sua associazione. La quantità di imballaggi in alluminio recuperata all’anno supera i 500 chili.
2008
Scuola del convento a Disentis
La scuola del convento a Disentis – uno dei nuovi campioni svizzeri nella raccolta dell’alluminio - pratica la raccolta e il riciclaggio dell’alluminio in maniera conseguente tanto in cucina quanto all’interno di tutto lo stabilimento scolastico.
Famiglia Schüpbach di Signau nell’Emmental
A Signau, i genitori Schüpbach praticano in maniera esemplare la raccolta di materiali riciclabili, in particolare dell’alluminio, fungendo così da buon esempio per i due figli.
L’Atelier des Théâtres de Vidy
L’Atelier des Théâtres de Vidy a Losanna realizza la raccolta dell’alluminio dietro le quinte: qui finisce tutto nel riciclaggio dalle lattine per bevande alle capsule da caffè fino ai resti derivanti dalla produzione nell’atelier.
Il superraccoglitore «RASCH-Recycling»
In occasione della decima edizione del concorso, è inoltre stato scelto un superraccoglitore tra tutti i vincitori degli ultimi dieci anni: si tratta di Ralf Schächtele e Rahel Rickenbacher della RASCH-Recycling a Thürnen BL. Il superraccoglitore «Rasch-Recycling» basandosi su molta auto-iniziativa, ha sviluppato una piccola impresa di riciclaggio che gli permette di recuperare cinque tonnellate di alluminio all’anno.
2007
Vincitori
Centro professionale tecnica, Frauenfeld (Foto)
Scuola professionale, Argovia
Feyzi Ekici, Wollerau ZH
2006
Associazione Freestyle Parco, Zurigo
Ralph Schächtele, Türnen BL
Ostello per la gioventù Palagiovani, Locarno
2005
5. / 6. Schulklasse Hofstatt, Luthern
Engin Eskin, Ebikon
Rhätische Bahn AG, Chur
2004
Istituto penitenziario, Lenzburg
Palais Extra, Ebnat-Kappel
Sandra + Markus Graf, Lucerna
2003
Centro ricreativo per giovani Lifestyle, Willisau
Oberstufenklasse Schulhaus Risiacher, Buchs AG
Kebab Altintas, Frauenfeld
2002
Vincitori
Piccadilly Pub, Lyss
Lido comunale, Tenero
Dumont SA, Montignez